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SULMONA – Il caso del repartino penitenziario per i detenuti del carcere di via Lamaccio ha riacceso i riflettori sull’ala vecchia dell’ospedale di Sulmona, da “chiudere a doppio mandato”, come ha detto qualche mese fa in un ‘intervista a Onda Tg il Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Rinaldo Tordera. Proprio nel mese di maggio è previsto l’avvio dell’operazione sicurezza ma i tempi restano da definire. A spingere il piede sull’acceleratore è il Tribunale per i diritti del malato. “I tempi non sono stati definiti. Il Manager non è stato in grado di dire se tutta la parte burocratica è complicata. Speriamo lo faccia in fretta”- interviene il responsabile Edoardo Facchini. Non una polemica ma solo un invito a velocizzare i tempi. Il bando diramato dall’azienda sanitaria si era chiuso lo scorso 8 dicembre. Due le richieste pervenute che sono state vagliate, nel mese di gennaio, da un’apposita commissione. I reparti e i servizi interessati all’operazione sicurezza sono gli ambulatori di cardiologia, quello ortopedico, la radiografia, la sala gessi, gli uffici amministrativi e tecnici, gli spogliatoi e il deposito cartelle cliniche, diabetologia, ambulatorio di pediatria, endoscopia urologica, chirurgia endoscopica, neurologia, oncoematologia, oculistica, ambulatorio di medicina dipartimentale, formazione, aule didattiche, ambulatori di urologia, tutti dislocati nell’ala vecchia dell’ospedale.

Andrea D’Aurelio

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