banner
banner

SULMONA – 80 per cento di presenze turistiche negli alberghi anche per il ponte del 25 aprile. Se non è un sold put poco ci manca. La stima arriva dal Presidente dell’associazione albergatori, Domenico Santacroce, che fa il punto della situazione sul turismo post pasquale. Il calendario, decisamente favorevole per l’apertura della stagione, regala un ponte quasi provvidenziale nella settimana che segue la Pasqua, da sempre una grande vetrina per Sulmona, quest’anno ancor di più visto il ritorno alla tradizione e ai riti pasquali che hanno fatto riversare in città il turismo delle grandi occasioni. Se qualche gruppo è ripartito dopo le scampagnate di Pasquetta, le piazze e le strade della città non sono poi così spente. Anzi. Il ponte della Liberazione allunga la permanenza negli alberghi o comunque tiene alta l’asticella dell’occupazione dei posti letto. “Non è stata una Pasqua come il 2019 ma comunque ha segnato una ripartenza, per il territorio e per la stagione. Questo week end registriamo un’ottima percentuale di affollamento, segno che il turismo non è andato via da Sulmona”- rileva Santacroce spiegando che i treni storici continuano a fare da traino per il settore oltre alle tradizioni storico- culturali del territorio. Dalla Settimana Santa di Sulmona al rito dei Serpari di Cocullo fino alla Madonna della Libera di Pratola. “Dobbiamo metterci in mente che si cambia registro. Dal turismo lento e naturale della pandemia torneremo al turismo delle grandi occasioni. Ecco perché non possiamo farci trovare impreparati”- continua l’albergatore. Chiaro il riferimento a quei servizi essenziali per i turisti. Primo fra tutti il trasporto urbano. Ieri sono state cancellate altre 3 corse mentre nelle ultime settimane il conto è molto più salato. Tutti invocano il turismo, soprattutto in campagna elettorale, ma poi nella quotidianità si fa fatica a pensare e programmare una città per i turisti. Perché Sulmona non è solo dei sulmonesi.

Lascia un commento