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La Corte d’Appello dell’Aquila oggi ha accolto l’arrivo del nuovo Procuratore, Alessandro Mancini che lascia Ravenna dopo aver rivestito lo stesso incarico per sette anni. 63 anni, nativo di Bologna e residente a Lugo di Romagna, il generale Mancini è il numero 2 del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), uomo di fiducia del governo Conte. Proprio a seguito delle minacce di morte ricevute dal super-agente segreto italiano, e da altri colleghi, nell’ambito della vicenda Abu Omar, la Procura di Ravenna aprì un fascicolo che approfondì alcune questioni dell’intrigo internazionale più eclatante degli ultimi anni. Nel corso della sua carriera, Mancini è stato pretore a Niscemi in Sicilia, sostituto procuratore alla procura presso la pretura di Ravenna e sostituto alla procura di Forlì: ha corso per la Procura generale di Milano e poi per la Procura della Repubblica di Roma nel dopo-Pignatone, ma ha revocato la domanda per la Capitale ed ora è approdato in Abruzzo. Ha diretto alcune delle più importanti indagini della storia recente ravennate. Tra queste quella che ha portato all’arresto nel 2014 dell’ex infermiera dell’ospedale di Lugo Daniela Poggiali accusata di omicidio. All’Aquila ha svolto anche l’incarico di docenza alla scuola ispettori della Guardia di Finanza di Coppito. Nel corso della sua lunga carriera da magistrato inquirente ha portato a termine importanti operazioni anche a livello europeo contro le frodi e l’evasione fiscale.

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