
Il nome è già un programma. Si chiama “dialoghi in corso” e nasce per fare rete intorno alla sicurezza del centro storico. E’ questo lo scopo del comitato costituito nei giorni scorsi da circa cento residenti del salotto antico della città che hanno unito le forze dopo gli ultimi episodi violenti che hanno messo a dura prova la serenità e la vivibilità nella zona. La nascita del comitato è stata segnalata al Comune di Sulmona, alla Procura della Repubblica, ai carabinieri della compagnia di Sulmona e al commissariato di polizia. “Lo spirito con cui è nato il comitato è quello di rimettere al centro la sicurezza urbana dell’intero centro storico, alla luce delle ultime vicende che hanno fatto emergere fenomeni abituali”- spiega Massimo Di Paolo, uno dei promotori dell’iniziativa. “Al momento abbiamo registrato circa cento adesioni ma è nostra intenzione allargarci anche alla città e promuovere anche incontri di spessore culturale. Sicuramente abbiamo segnalato la costituzione del comitato in modo tale da essere presi in considerazione nei tavoli istituzionali”- aggiunge Di Paolo. Il sodalizio sarà presentato meglio nelle prossime settimane ma ha già richiamato l’attenzione delle istituzioni e dell’amministrazione comunale per la gestione delle politiche del centro storico. Nelle ultime settimane a tenere banco è stata la movida violenta. Nei giorni scorsi un giovanissimo di circa 20 anni aveva sfondato a calci la porta di un suo conoscente, in via Roma, dopo averlo minacciato di morte nel cuore della notte. Una scena ripresa dai residenti della zona e segnalata informalmente ai carabinieri. In quella stessa area, da dicembre ad oggi, sono cinque gli episodi violenti che si sono susseguiti. Il primo risale al 14 dicembre 2024 quando un 22enne era stato accoltellato dal branco e dopo averlo ferito un gruppo di stranieri gli avevano rubato perfino le scarpe. Il giorno dopo un altro giovanissimo era rimasto ferito con il collo di una bottiglia nel corso di una lite scoppiata per futili motivi. Il 24 maggio una maxi rissa a cinghiate aveva coinvolto sei ventenni di cui uno, lo stesso accoltellato mesi prima, era stato operato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila con varie fratture, tanto da chiedere aiuto alla Procura perché finito nel mirino di una gang. Il 20 luglio un’altra rissa tra stranieri era scoppiata in centro storico, tra via Roma e via De Nino, con diversi feriti e secondo le testimonianze dei passanti, nella colluttazione era spuntato perfino un coltello. La sicurezza resta quindi un nodo e un problema sociale a detta dei residenti che si sono organizzati in un comitato. L’organismo tuttavia raccoglierà anche proposte per migliorare il decoro urbano e per la riqualificazione dell’intero centro storico.









