
Tentata estorsione e lesioni aggravate dai futili motivi. Queste le accuse che la procura della repubblica di Sulmona contesta ad un 29enne, ritenuto responsabile dell’aggressione ad un locale di Raiano, avvenuta lo scorso 15 marzo. Questa mattina i carabinieri della compagnia di Sulmona, comandati dal maggiore, Toni Di Giosia, hanno notificato al giovane, già noto alle forze dell’ordine, l’avviso di garanzia emesso dopo l’informativa consegnata dai militari che lo hanno denunciato a piede libero. Stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri, è emerso che il 29enne, cliente abituale della struttura, in preda ai fumi dell’alcol, era stato allontanato dai proprietari poiché recava fastidio agli altri clienti. Uscendo dalla struttura, aveva cercato prima di colpire uno dei presenti con un pugno e poi aveva aggredito violentemente il titolare di 53anni, sferrandogli una serie di pugni sul viso e dandosi alla macchia. La vittima dell’aggressione era stato accompagnato nel pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dal fratello. I medici gli avevano applicato alcuni punti di sutura sul viso e lo avevano dimesso con una prognosi di 15 giorni. L’ubriaco indossava un anello e proprio il gioiello in oro aveva provocato una ferita lacero contusa al lobo dell’orecchio del proprietario del locale. Lobo che era stato poi ricucito dai medici dell’ospedale di Sulmona. Nessuna denuncia di parte ma l’inchiesta è scattata d’ufficio. Il 29enne, sempre secondo l’accusa, avrebbe preteso una consumazione gratuita all’interno del locale, minacciando titolare e personale. Dopo l’allontanamento, l’alta tensione