
SCANNO. Ambulanza resta senza medico a bordo e l’ex consigliere comunale, Amedeo Fusco, chiede di avviare un’indagine. Accade nel borgo lacustre di Scanno, che continua a fare i conti con le carenze della sanità. Chiamato il medico di guardia per un’urgenza riguardante sua madre, Fusco si è sentito rispondere che l’unica soluzione fosse l’intervento del 118. Tuttavia, l’ambulanza disponibile a Scanno è di tipo “India”, priva cioè di medico a bordo. Di fronte a questa situazione, l’ex consigliere comunale del paese ha scelto di affidarsi alla dottoressa Mara Di Rienzo, medico di famiglia, che è intervenuta tempestivamente. L’episodio- sottolinea Fusco- “evidenzia una condizione ormai quotidiana per gli abitanti di Scanno, un tempo dotato di un servizio sanitario più efficiente”. L’assenza di un’ambulanza medicalizzata e la precarietà dell’assistenza emergenziale stanno aggravando i disagi, tanto che negli ultimi mesi sono aumentati gli interventi dell’elisoccorso. Fusco chiede di “avviare un’indagine sulla reale necessità degli interventi in elicottero, per verificare se una maggiore dotazione medica locale avrebbe potuto evitarli”. Inoltre, suggerisce di trasferire l’ambulanza “India” a Sulmona, lasciando a Scanno un mezzo con medico a bordo, vista la distanza dagli ospedali più vicini. “Chiedere quindi, a gran voce e tutti insieme, il ripristino dell’ambulanza del 118 con medico a bordo, e chiederlo per ventiquattro ore rispetto a quello diurno, che ci è stato sottratto, non può suonare come una richiesta provocatoria, atteso che le comunità interne sono, per età dei residenti, per fragilità diffuse, geograficamente e orograficamente, le più a rischio. Nessuna politica di rilancio di queste può prescindere dalla sicurezza medica di quanti vi abitano, altrimenti sarebbe solo demagogia e di quelle più spicciole e pericolose
“- scrive l’ex consigliere comunale nella sua lettera aperta di protesta. Intanto anche l’Alto Sangro continua a fare i conti con i problemi della sanità. Ieri nell’ospedale di Castel di Sangro si è reso necessario l’intervento dei carabinieri, allertati da un paziente per la rottura della Tac. L’uomo aveva prenotato l’esame ma il guasto al macchinario lo ha fatto saltare.