
Roccaraso – L’attore iraniano Hossein Soleimani non potrà partecipare alla settima edizione dell’AmiCorti International Film Festival, in corso a Roccaraso fino al 28 giugno. A causa della guerra in Iran e del blocco dello spazio aereo, Soleimani è rimasto bloccato a Teheran, e non ha potuto raggiungere l’Italia. Doveva far parte della giuria del festival, ma la situazione nel suo Paese è troppo grave per poter viaggiare. “Quando il conflitto è iniziato, mancavano pochi giorni alla mia partenza – ha raccontato –. Ma non potevo lasciare mia madre anziana e mia sorella incinta in un momento così difficile”. Soleimani ha anche riferito di un attacco missilistico che ha colpito un edificio vicino al suo ufficio, causando gravi danni a decine di abitazioni. “Ho visto con i miei occhi le case distrutte. È stato terribile – ha aggiunto –. In questi momenti, restare vicino alla propria gente è un dovere morale.” L’attore ha riflettuto anche sul ruolo dell’arte e del cinema nei periodi di crisi. “Il festival parla di pace, e credo che il compito degli artisti sia proprio questo: promuovere la pace, mentre i politici spesso lottano per raggiungerla. Questa è la differenza tra chi crea e chi comanda.” Soleimani, nato nel 1984 a Teheran, ha iniziato la sua carriera giovanissimo, a 14 anni, nel film A Mother’s Love (1997) di Kamal Tabrizi. Anche altri registi iraniani, presenti in concorso, non sono riusciti a raggiungere l’Italia per gli stessi motivi. La direttrice artistica del festival, Ntrita Rossi, ha voluto esprimere la sua vicinanza a tutti i Paesi colpiti da conflitti: “AmiCorti vuole essere un messaggio di pace e speranza. Il cinema può unire le persone, anche quando tutto sembra diviso.”



