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ANCONA – “La scelta di arrivare dal mare è quella di un cammino carico di significati. La vicinanza ai pescatori, ai navigatori, a quanti hanno le attività balneari, a questi cantieri che sono un punto di lavoro per tanti”. Lo ha detto l’arcivescovo metropolita di Ancona Osimo Angelo Spina appena sbarcato nel porto di Ancona, al molo Wojtyla, da una motovedetta della Guardia costiera salpata da Numana. Da Sulmona il presule ha fatto ingresso ad Ancona via Mare e poi l’entrata solenne nella Cattedrale di San Ciriaco dove ha ricevuto il pastorale dal suo predecessore, il cardinale Edoardo Menichelli, e si è insediato come arcivescovo metropolita. Nei suoi indirizzi di saluto non è mancato un pensiero particolare per Sulmona. “Dice un proverbio il primo amore non si scorda”- ha detto il presule- riferendosi proprio al capoluogo peligno dove è stato per dieci anni. Ad accompagnare mons. Spina nel suo ingresso ad Ancona due bus, uno partito da Sulmona e l’altro da Popoli. In tanti sono arrivati da Colle D’Anchise, il paese che ha dato i natali all’arcivescovo e da Bojano dove è stato parroco prima di essere nominato vescovo. Per la diocesi di Sulmona si chiude un ciclo durato dieci anni e comincia la vacanza della sede. Si rincorrono altre voci sul successore di mons. Spina mentre il collegio dei consultori ha provveduto a scegliere l’amministratore diocesano. Ora si attende solo la nomina del Papa che, per il momento, fa rimanere tutti con il fiato sospeso.

Andrea D’Aurelio

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