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SULMONA – L’effetto Onda Tg si è visto solo domenica scorsa, all’indomani della segnalazione e delle riprese televisive nel “nuovo corso Ovidio” trasferito sulla zona pedemontana del Morrone. I residenti della frazione Marane di Sulmona chiedono alla Polizia Locale e alle autorità preposte di potenziare i controlli per le “passeggiate a ruota libera”, quelle che si verificano frequentemente sula strada che collega il carcere al quartiere delle Marane. A preoccupare sono le passeggiate in gruppo che creano assembramento. Questo non vuole che bisogna bandire o esorcizzare l’attività fisica individuale, che è ammessa e consentito, purchè non avvenga in gruppo. “Siamo spettatori giornalmente di un continuo andirivieni di gruppi di persone che passeggiano completamente indifferenti alle norme di divieto sia di assembramento che di uscite per cose non importanti”- scrivono i residenti affidandosi a Onda Tg- “nonostante anche i commenti in tv e sui social riguardo questa situazione, noi notiamo anche una assenza dei controlli da parte delle forze dell’ordine e avendo conoscenze, sappiamo per certo che anche nelle frazioni limitrofe si manifesta la stessa identica situazione con notevole non curanza. Speriamo in un più incisivo intervento in modo da bloccare questa situazione con l’augurio di uscire presto dall’incubo che stiamo vivendo”- concludono gli abitanti delle Marane. In verità la Polizia Locale ha effettuato una serie di controlli la scorsa domenica non rilevando nulla di anomalo. I residenti chiedono di potenziare il monitoraggio in quella zona.  Gli agenti della Polizia Locale, nel video postato dal sindaco sul saluto agli esercenti che non possono stare a casa, hanno parlato di una città che tutto sommato si sta responsabilizzando e ha modificato le proprie abitudini. La situazione appare decisamente più tranquilla nel centro storico. Nell’ora dello struscio, alle 19.30 di ieri, tutte le strade erano deserte. Un deserto che Sulmona conosce per dirla con le parole di una celebre canzone.

Andrea D’Aurelio

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