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SULMONA – A finire nel mirino del movimento civico di Italica questa volta è il Festival dello Street Food che ha portato si trentamila persone a Sulmona il mese scorso ma, a detta del coordinatore Alberto Di Giandomenico, il degrado sulle scalinate dell’Annunziata è da attribuire proprio a quella manifestazione. Dopo un mese ancora si riesce a intervenire e la scalinata è sotto gli occhi di tutti, dei cittadini ma anche e soprattutto dei turisti. “Non si può cucinare, mangiare, fumare e bere sui monumenti e nelle aree d’interesse storico. Diamoci una regolata come fanno altre città d’arte, degne di questa definizione. Vistosi schizzi di grasso, sulla pietra, da un mese si aggiungono alle macchie di quanti hanno sostato e bivaccato, per anni indisturbati, sulla gradinata scambiata per un fast food all’aperto – fa notare Di Giandomenico – Con tutto il rispetto per le presenze fatte, il Festival ha lasciato un segno indelebile ormai, le conseguenze negative dell’iniziativa sono state trascurate sino ad ora e potevano, di certo, essere evitate o almeno contenute. Discorso a parte per la tipica sconsideratezza amministrativa, la scalinata del complesso dell’Annunziata andava lavata a fondo subito con le idropulitrici. Ora il grasso, concentrato soprattutto nella parte più antica, non restaurata, di Pietra Bianca della Maiella originale e resistente, purtroppo è stato assorbito come una spugna. Per la pietra di Trani, roccia carbonatica estratta in Puglia e impiegata per il restauro di altri punti della gradinata, il fatto è tragicomico e mi spiego. Essendo sensibile ai cambiamenti repentini di temperatura, tipici dell’inverno peligno, questa pietra tende a spaccarsi facilmente, ma potrebbe diventare, non è certo, più resistente proprio per l’unto che la ricopre”. Tocca ad Alessandro Di Prata, che ha appoggiato l’organizzazione dello Street Food, precisare che “pagherà la società che ha organizzato che è provvista di assicurazione apposita che copre questi danni. Vietare queste manifestazioni in centro non credo sia la soluzione adatta visto che la valorizzazione del centro storico passa anche per questo evento”. Di Prata spiega anche che “i tricker avevano il permesso di sostare lì davanti e non hanno occupato alcuna area illegittimamente”. Ma, a parte gli scambi di vedute, la sporcizia è un segno evidente e l’evidenza non si può negare. Italica chiede rispetto per l’Annunziata e i beni monumentali. L’appello al buon senso, la cronaca lo dimostra, cade spesso nell’oblio e non solo per lo Street Food ma anche per l’inciviltà in generale.

Andrea D’Aurelio

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