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Torna ad incalzare la protesta da parte degli abitanti di Castrovalva, paesino alle cui pendici la Wind ha posizionato giorni addietro un’antenna per il segnale. Antenna che ha suscitato non pochi malesseri umorali. Stavolta interviene Roberto Isidoro con una lettera aperta al sindaco di Anversa degli Abruzzi, Gianni Di Cesare.

“Una domanda impertinente mi sorge: siete stati voi a fare la richiesta alla Wind o quest’ultima a voi? Come puoi ben immaginare non è cosa di poco conto.   E chiedo venia ma la discussione tra i membri dell’amministrazione (come quelle che facevamo su ogni argomento importante) c’è stata? e con chi? Nel 2018 sono stato fisso a Castro e passavo spesso in comune chiedendoti se c’era qualcosa di importante di cui discutere, ma di questa fantomatica richiesta della Wind non mi è stato mai fatto cenno. La corretta governance o prassi decisionale per una richiesta così delicata prevede prima un passaggio in consiglio con discussione e forte della decisione consiliare procedere alla richiesta delle autorizzazioni. Si è sempre proceduto in questo modo, dove delle volte al posto del consiglio, ci riunivamo nella stanza del sindaco per trovare un consenso generale su progetti importanti. In questo caso non si è proceduto in questo modo ed in più la richiesta della Wind è stata tenuta volutamente sottotraccia e comunicata solo ad altri due consiglieri. Alcuni consiglieri storici non ne sapevano nulla perché stavano subendo un processo di marginalizzazione proprio in quel periodo. Mi riferisco a Gabriele Gianni. L’allora ed attuale sindaco Gianni Di Cesare sapeva e sa benissimo della mia sensibilità verso il rispetto del paesaggio e più volte mi ero lamentato con lui dello stato di abbandono delle antenne sul colle di S.Michele e gli avevo esternato la necessità di un intervento. A maggior ragione sarei dovuto essere informato per prima visto che una delle mie proprietà, ovvero l’ara di Camillo, confina con il sito del serbatoio dell’acqua. Invece, ripeto, sono stato tenuto all’oscuro di tutto e a questo punto posso affermare che solo pochi fedelissimi lo sapevano” scrive Isidoro. “Durante le mie passeggiate solitarie su quest’isola sperduta nel Mediterraneo, mi sono chiesto con rabbia, delusione e incredulità il perché di uno sfregio così macroscopico ad un gioiello così importante per il territorio e per l’intero Abruzzo. Per stupidi e banali 5000 euri si deturpa Castrovalva? L’amministrazione non aveva bisogno di questa entrata. Il bilancio sempre chiuso in pareggio come da legge. La copertura WiFi di Castro? Ma quando mai! A Castrovalva avevo più copertura che in Toscana e sin dal 2012 con il servizio offerto da SINET lavoravo da casa quando ne avevo bisogno. Copertura WiFi di Anversa? Si poteva scegliere la sede delle altre antenne a Colle S. Michele. Tra le altre cose questa antenna non serve nemmeno per la banda larga che arriverà con la fibra (che è arrivata a Casale di Cocullo) . Inoltre, il comune sta creando un ponte radio tra Cocullo e Castro per dare la banda larga in anticipo al comune di Anversa per rientrare all’interno di un censimento di due università del nord sui comuni adatti allo Smart working. Ovviamente la società che sta offrendo questo servizio è la SINET. Ma allora questa antenna Wind a cosa serve? Perché sfregiare Castro per una simile necessità? Devo dire che ci ho messo un paio di giorni ma dopo ho fatto due più due ed ecco la ragione. Nel 2018 si era iniziato a discutere cosa fare della vecchia scuola di Anversa ed ex sede della comunità psichiatrica. C’era un problema: lo stato di conservazione interna dello stabile non era dei migliori e da una stima richiesta i lavori avrebbero richiesto una spesa di ca 100mila euro. Dove trovarli. Un mutuo ventennale per quella cifra significava uno sbilancio di ca 6mila euro annui. E il comune non poteva chiudere il bilancio senza una entrata di finanziamento. Se ne discuteva sempre. Ma ad un certo punto è tutto uscito fuori dal radar. Ora si scopre che il finanziamento lo avevano trovato ma comportava lo sfregio. Ma non si doveva informare gli altri Quindi il flusso annuo di entrata per accendere un mutuo per il riordino interno della ex sede della comunità è stato trovato con la svendita del paesaggio e seguendo un processo decisionale opaco, truffaldino e sotterraneo che ha coinvolto tutta l’amministrazione per la maggior parte ignara. Ovviamente nessuna decisione condivisa ma solo decisione finale in consiglio dove il sindaco sa di avere la maggioranza” continua Isidoro. “La riunione avuta con la Wind per un intervento di mitigazione dell’impatto non va in questa direzione. La mitigazione della bruttezza non genererà mai bellezza! Noi siamo qui ad attendere un tuo atto di presa di coscienza ma se si continua su questa strada attenditi una stagione infuocata di manifestazioni e rimostranze in cui chiameremo in campo tutte le associazioni abruzzesi e nazionali. Ed ovviamente porteremo in tribunale il comune ed il tuo operato in questa decisione. Sta a te decidere cosa è meglio per l’attuale amministrazione. Un tuo atto di umiltà liberebbe anche la consigliera storica di Castrovalva che si è spinta financo a scrivere che il sottoscritto non ha mai dimostrato amore per il paese di Escher. L’umiltà è la più grande delle virtù perché ti libera dai tuoi fantasmi e ti apre al futuro! Un caro abbraccio, Roberto Isidoro”

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