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SULMONA – Per tre giorni figura nella lista delle persone decedute per covid stilate dalla Asl e diramate dalla governance regionale della emergenza coronavirus, nella realtà, ma sta bene ed attualmente è negativa: chiarito il giallo dell’anziana residente in provincia di Teramo che è stata trovata positiva nella clinica privata San Raffaele di Sulmona , interessata da un focolaio con decine di contagiati tra pazienti, ospiti ed operatori, e data per morta dopo il trasferimento all’ospedale di Chieti, dove è ancora ricoverata ma in buone condizioni. Alla base dell’incredibile vicenda, come sottolineato da fonti del Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria provinciale dell’Aquila, “una errata comunicazione alla Asl da parte dei vertici della casa di cura” convenzionata con il sistema sanitario regionale e specializzata nella riabilitazione”. Una volta scoperta “la bella notizia”, la Asl ha aggiornato i dati: l’anziana era stata trasferita l’8 marzo a Sulmona da Bergamo, dove chiariscono ancora fonti sanitarie, il 3 marzo aveva fatto un tampone risultato negativo. L’avvocato Luca Di Edoardo, dopo l’arcano svelato da Onda Tg, ha sottolineato anche che la sua assistita “non potrà essere in alcun modo considerata ‘paziente zero’ del focolaio alla San Raffaele, “in quanto gli spostamenti dalla struttura bergamasca sono stati effettuati nel pieno rispetto dei protocolli, oltre al fatto che il tampone era risultato negativo”. Anche il sindaco del comune teramano di origine ha confermato di non aver ricevuto comunicazioni di decessi di suoi concittadini. Sulla vicenda pende un doppia querela presentata in Procura contro i vertici della San Raffaele, la prima dai familiari di un’infermiera contagiata e l’altra dai parenti dell’anziano di Prezza deceduto. S’indaga per epidemia colposa e lesioni colpose.

Andrea D’Aurelio

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