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SULMONA – L’autopsia di fatto non ha sciolto i dubbi nel senso che, per conoscere l’esito dei prelievi effettuati sul corpo della 79 enne di Corfinio Teodora Vaccaro, ci vorranno almeno novanta giorni. Il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Sulmona, Luigi Miccolis, che ha effettuato questo pomeriggio all’ospedale di Sulmona l’esame autoptico sul corpo della donna morta martedì scorso in ospedale, ha preso tempo per fugare ogni dubbio e valutare tutte le ipotesi che gli sono state prospettate: l’emorragia cerebrale e la setticemia che deriverebbe dalla formazione di una piaga da decubito. Per ricostruire il quadro clinico della vittima è stata acquisita tutta la documentazione medica. Sempre nel pomeriggio è scattata, a sorpresa, l’ispezione nell’abitazione di Corfinio dove viveva la donna, disposta dalla magistratura, ed effettuata dalla Polizia Scientifica e dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. La tesi dei sette medici indagati per omicidio colposo, ai quali la Procura ha notificato gli avvisi di garanzia come atto dovuto per l’accertamento irripetibile dell’autopsia, è che la donna si sarebbe procurata l’infezione proprio nelle mura domestica, dopo l’intervento chirurgico eseguito in ospedale. I rilievi effettuati da Asl e Scientifica sono ora al vaglio della Procura. Dalle primissime informazioni si è appreso che la camera da letto della donna si trovava in buone condizioni, pulita e con materasso da decubito. Mentre in casa sarebbero stati rinvenuti alcuni animali. Si attendono quindi gli sviluppo di un’inchiesta che è scattata dopo la denuncia del figlio della 79 enne, Antonio Gentile, secondo il quale la morte dell’anziana sarebbe avvenuta in circostanze da chiarire. Al termine dell’esame autoptico la salma è stata riconsegnata ai familiari per la celebrazione delle esequie.

Andrea D’Aurelio

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