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SULMONA – Costretto a spostarsi per una spirometria poichè la prestazione sanitaria non viene attualmente erogata nel locale nosocomio. Bussa alla porta della Asl aquilana ma la prima data utile è disponibile per giugno 2023. Non gli resta che “sconfinare”. A Lanciano potrà sottoporsi all’esame il prossimo lunedì. Ha dell’incredibile la vicenda che è capitata ad un disabile di Pettorano sul Gizio, solo in casa e senza un mezzo per spostarsi, che si è rivolto all’associazione che si occupa di persone fragili in paese per farsi coadiuvare nella prenotazione di una spirometria globale, l’esame che consiste nella misurazione della quantità di aria che il polmone utilizza nella respirazione. Prestazione che si esegue in tutti gli ospedali ma al momento non a Sulmona, per la carenza di strumentazione. Al Cup, non a caso, non risultano prenotazioni recenti. Per il tramite dell’associazione, l’anziano ha provato prima a rivolgersi all’ospedale dell’Aquila. Ma lì avrebbe dovuto attendere almeno sei mesi. Ha fatto quindi un giro di telefonate, trovando un posto libero a Lanciano. Spirometria prenotata per il prossimo lunedì, 16 gennaio. “Quello che ci si chiede è come mai nella Asl n. 1 i tempi sono molto più lunghi delle altre Asl Abruzzesi e come mai tutti gli ospedali minori come Penne, Popoli e Lanciano possono eseguirla (la spirometria, ndr) e Sulmona no. Evidentemente i servizi che ci fornisce la nostra Asl e in particolare a Sulmona sono inferiori”- scrive l’associazione che ha voluto segnalare tale episodio affinché tutti indistintamente, associazioni e cittadini, facessero sentire la propria voce per il “buon funzionamento del nostro ospedale affinché soprattutto i deboli e gli utenti in genere possano avere il diritto alla salute così come previsto dalla Costituzione”. Non a caso la scorsa settimana ad un’anziana sulmonese colta da malore le hanno fissato una visita cardiologica dopo cinque mesi. Nella guerra in atto tra spaccio e rifiuti e nella lunga lista di priorità, la sanità sembra scalare sempre più in basso. Eppure i problemi sono evidenti: reparti in affanno, agende chiuse e non riaperte ( endocrinologia, reumatologia, doppler), macchinari ancora in sala d’attesa (risonanza magnetica). E i viaggi della speranza continuano. Anche per una semplice spirometria.

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