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PRATOLA PELIGNA – Torna in libertà F.C., il pensionato di 73 anni, che era stato arrestato domenica scorsa dai Carabinieri per porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo nonché detenzione di esplosivi, armi e munizionamento da guerra. In realtà il pensionato, assistito dall’avvocato Luca Tirabassi, è riuscito a smontare il quadro accusatorio nel corso dell’udienza di convalida celebrata questa mattina davanti al Gip del Tribunale di Sulmona Marco Billi. Il giudice ha respinto la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica degli arresti domiciliari e ha rimesso in libertà il 73 enne che dovrà rispettare l’obbligo di firma, una misura cautelare meno restrittiva. L’arresto eseguito dai Carabinieri è stato invece convalidato. Nel corso dell’udienza il pensionato ha spiegato che gli 80 fucili e tutte le armi in suo possesso, rinvenute dai Carabinieri, sono state regolarmente denunciate e registrare. Le munizioni di guerra sono in realtà due vecchie bombe a mano innocue mentre la polvere da sparo è stata accumulata nel corso degli anni. Riguardo gli spari in aperta campagna, una semplice esercitazione, l’imputato ha chiarito che voleva andare al poligono che era chiuso e, su invito di un amico cacciatore, si è recato poi nel suo campo per esercitarsi portando non delle sagome ma dei bersagli. Il tutto perché dal 1 luglio doveva riprendere l’opera di abbattimento selettivo degli animali. Ma l’esercitazione è stata condotta in assoluta sicurezza. “Il mio cliente ha voluto semplicemente spiegare che non è uno sprovveduto ma esperto del settore e né si può parlare di presunto mercato clandestino. E’ incappato in un semplice incidente di percorso”- ha spiegato l’avvocato Tirabassi. Le armi e la licenza restano al momento sotto sequestro cautelativo in attesa degli accertamenti peritali.

Andrea D’Aurelio

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