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Realizzazione di modello sperimentale di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale, con l’obiettivo di avviare, presso la casa circondariale di Sulmona, la produzione di manufatti in legno idonei a soddisfare l’intero fabbisogno nazionale di arredi carcerari, attraverso il lavoro dei detenuti. Il progetto pilota arriva dalla Direzione generale per il coordinamento delle Politiche di Coesione del Ministero della Giustizia che ha finanziato il progetto “Modello sperimentale di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale – Regione Abruzzo”, predisposto dal Servizio regionale “Autorità di Gestione Unica FESR-FSE” per favorire l’inclusione attiva ed il reinserimento lavorativo di persone in regime detentivo. Il progetto prevede la presa in carico globale dei detenuti, che comprende gli aspetti psico-sociali, formativi e lavoristici degli stessi e la successiva erogazione di attività di formazione e qualificazione delle competenze del settore della falegnameria. Il carcere di massima sicurezza diventa quindi un punto di riferimento su scala nazionale.

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