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SULMONA – La produzione di manufatti in legno idonei a soddisfare l’intero fabbisogno nazionale di arredi carcerari, attraverso il lavoro dei detenuti. E’ il progetto, finanziato con le risorse del PON Inclusione 2014-2020, che prevede un modello sperimentale di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale, presso la casa circondariale di Sulmona. Il progetto prevede la presa in carico globale dei detenuti, che comprende gli aspetti psico-sociali, formativi e lavoristici degli stessi e la successiva erogazione di attività di formazione e qualificazione delle competenze del settore della falegnameria da parte di soggetti titolati. E’ prevista la formazione di 45 detenuti che conseguiranno la qualifica di “Falegname”, rientrante nel Repertorio delle Figure Professionali della Regione Abruzzo, attraverso corsi della durata di minimo 400 ore, tra formazione teorica e formazione pratica, per la quale i detenuti percepiranno una indennità oraria di frequenza. Successivamente sarà avviata una vera e propria start up dell’azienda di produzione di manufatti in legno all’interno dell’Istituto Penitenziario. Una parte dei detenuti formati sarà avviata a tirocini presso aziende del settore del legno del territorio mentre coloro che, già formati, devono scontare periodi di detenzione di lunga durata, saranno coinvolti in supporto alla formazione di nuove figure professionali. Il finanziamento arriva dalla Direzione generale per il coordinamento delle Politiche di Coesione del Ministero della Giustizia per un importo complessivo di 750 mila euro.

Andrea D’Aurelio

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