
SCANNO. “C’è stata una grande capacità di attivare le procedure tempestive e corrette per risolvere la delicata situazione. tutto ciò è stato possibile grazie all’infermiera, Debora Zapata e all’autista, Alessio Giansante, persone giuste al momento giusto. Anche l’albergo aveva un defibrillatore e ciò dimostra una grande sensibilità verso la cardioprotezione. Questo caso deve spingere a valorizzare ancora di più i professionisti della sanità nei piccoli centri”. Sono le parole di Oreste Guerrini, (rilasciate al quotidiano Il Centro) la guardia medica di Scanno, che ha salvato la bimba di 9 anni, colpita da arresto cardiaco dopo il tuffo in piscina, nel Park Hotel. Momenti terribili che la guardia medica e l’equipe del 118, ma anche gli operatori del centro sportivo, sono riusciti a gestire con tempismo, fino all’arrivo dell’elisoccorso. La bimba, che si era tuffata in piscina dopo aver mangiato per poi sentirsi male e perdere i sensi, è ancora ricoverata nell’ospedale di Pescara. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Fondamentale è stato l’intervento della guardia medica, Oreste Gerrini e dell’equipaggio del 118 che ha tratto in salvo la minore, prima dell’arrivo dell’elisoccorso da Pescara. Il medico presente a Scanno, in particolare, ha effettuato una manovra di disostruzione, liberandole le vie respiratorie e permettendole di tornare a respirare. La bambina è rimasta incosciente per qualche minuto, ma grazie all’intervento salvavita è tornata cosciente subito dopo. Quando i medici l’hanno caricata sull’elicottero per trasferirla in codice rosso, all’ospedale di Pescara, aveva già ripreso conoscenza. “Fondamentale è stata anche la presenza della pista dell’elisoccorso. Anche la rete tra sindaci ha funzionato”- conclude Guerrini