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SULMONA – Viene portato in ospedale per sottoporsi a un esame ma è costretto a fare marcia indietro verso casa perché non è arrivato in tempo. Protagonista della vicenda un anziano di Sulmona che nei giorni scorsi è stato accompagnato al nosocomio dell’Annunziata dalla Croce Rossa. I volontari non hanno fatto in tempo a lasciare il paziente in ospedale. Hanno dovuto riprendere in fretta la strada del ritorno, riaccompagnando l’anziano nella sua abitazione, perché si era presentato in ospedale alle dieci e mezza, ma il medico era già andato via. Secondo il personale dell’Annunziata l’uomo poteva sottoporsi all’esame fino alle dieci. Un orario sconosciuto ai familiari che sono rimasti increduli per l’episodio. Al disagio di un viaggio a vuoto si aggiunge la beffa del costo della sanità, tutto a carico dell’utente. Sulla vicenda interviene il Tribunale per i diritti del malato ribandendo come la “riorganizzazione della rete ospedaliera deve mettere al centro la vita e salute del paziente, tutto ciò che nel caso specifico è mancato”. Una denuncia che arriva all’indomani dell’incontro con il sindaco Annamaria Casini dove è stato ribadito che il piano sanitario regionale deve puntare proprio sull’extra ospedalizzazione. La mattinata di “ordinaria follia” vissuta dall’anziano sulmonese deve indurre a una riflessione.

Andrea D’Aurelio

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