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L’Aquila-L’Unità di Crisi Regionale si è riunita ieri in videoconferenza durante la quale è stato stilato un piano di interventi per diminuire i contagi limitando la circolazione del virus. Il piano prevede l’arrivo di quattro squadre di medici (150)e infermieri dell’Esercito. Verrà potenziato anche il personale amministrativo della Asl impegnato nel tracciamento dei contagi. E’ stata anche stabilita una scaletta per i ricoveri: precedenza al nosocomio pescarese e ai reparti territoriali. Si ipotizza un lockdown localizzato, chiusura dei centri commerciali la domenica e incremento della didattica a distanza. Previsto anche un ulteriore aumento dei tamponi giornalieri effettuati e processati: si arriverà a circa 5mila nel giro di poche settimane.

All’incontro era presente il governatore Marsilio, i dirigenti asl provinciali, l’assessore Verì, il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, il Commissario straordinario dell’Agenzia regionale sanitaria abruzzese, Pierluigi Cosenza, il Capo Dipartimento Sanità, Claudio D’Amario, il Referente  regionale per le maxi emergenza sanitarie, Alberto Albani, il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile Mauro Casinghini e il dirigente del Servizio Emergenza e protezione Civile della regione Silvio Liberatore, anche a capo dell’Unità di Crisi. Per la segreteria di Marsilio presenti Etel Sigismondi e Massimo Verrecchia.

“Come evidenziano il Ministero della Salute e l’ISS nel monitoraggio settimanale sono emerse necessità di misure che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo, che non siano strettamente necessarie”.

 

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