
Non ha commesso il fatto poiché la prova risulta insufficiente o contraddittoria. Con questa formula il giudice del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ha assolto A.A., 50enne di Sulmona finito alla sbarra per furto con scasso. I fatti risalgono a dicembre 2022 quando l’uomo difeso dall’avvocato, Stefano Michelangelo, era stato accusato di aver rotto il finestrino di un’auto che, era stata lasciata in sosta per soli trenta minuti, nel quartiere di via XXV Aprile, sotto alla sua abitazione di Sulmona. Nella borsa custodita all’interno della vettura, di proprietà di una donna rientrata dall’Inghilterra, aveva rubato 2 mila sterline, ovvero 2300 euro in contanti. Nel corso del processo, celebrato con euro abbreviato, sono emerse delle incongruenze che hanno spinto il giudice ad assolvere l’imputato, che è passato era stato ribattezzato “Arsenio Lupin” si Sulmona, per le sue acrobazie e per aver messo a segno 11 furti in abitazione. Tuttavia la “condanna” gli era arrivata nel processo fai da te. Per quel furto, il figlio della donna si era fatto giustizia da solo, presentandosi sotto casa del presunto ladro, il quale era stato riempito di botte