
La ASL 1 Abruzzo (Avezzano-Sulmona-L’Aquila) interviene con una nota ufficiale in merito al contenzioso con la ditta Dussmann, appaltatrice del servizio di pulizia degli immobili aziendali, chiarendo che sono emerse “gravi e oggettive irregolarità” nell’esecuzione del contratto. Secondo quanto riportato dalla direzione aziendale, tali inadempimenti sono stati certificati dai direttori dell’esecuzione del contratto e confermati dall’istruttoria condotta dal Responsabile Unico del Procedimento.
“Per questo motivo”, si legge nella nota dell’ASL, “non è possibile né doveroso per l’azienda sanitaria corrispondere milioni di euro per fatture relative a servizi che, di fatto, non sono stati eseguiti.”
L’ASL sottolinea di aver agito esclusivamente a tutela del servizio pubblico e delle risorse assegnate, applicando le penali previste dalle disposizioni di legge e dal contratto stesso. “Altri interessi di natura diversa non possono e non devono influenzare le decisioni aziendali, il cui unico obiettivo resta la salvaguardia dell’interesse pubblico”. A rafforzare la posizione della ASL, si richiama l’attenzione anche sulle indagini in corso da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.A.C.), che sta esaminando la mancata vigilanza da parte delle amministrazioni pubbliche sugli appalti delle pulizie. “L’Autorità ha già contestato pesantemente omissioni di vigilanza in uno dei più importanti Comuni italiani”, conclude la nota. La vicenda resta sotto l’attenzione dell’azienda sanitaria, che proseguirà nelle sue azioni di tutela della legalità e della corretta gestione delle risorse pubbliche.