
ASL 1 Abruzzo: il dissesto finanziario e le domande che attendono risposte
Il dissesto economico-finanziario che ha travolto l’ASL 1 Abruzzo non smette di sollevare interrogativi, preoccupazioni e polemiche. Le anomalie rilevate sembrano moltiplicarsi, mentre le promesse di una sanità regionale improntata allo sviluppo e al benessere – più volte proclamate dalla maggioranza di governo – si scontrano ora con una realtà ben diversa: quella di un disavanzo grave, che rischia di compromettere servizi essenziali per cittadini e operatori sanitari.
A fare da eco a questo scenario è la denuncia del CO.NA.RA.T.O.S. (Comitato Nazionale di Rappresentanza e Tutela Operatori Sanità), che nel suo comunicato – giunto al “quarto atto” di un lungo dossier – solleva una serie di domande inquietanti.
Dov’erano i controllori? Come è stato possibile che, negli anni, nessuno abbia rilevato la progressiva erosione dell’equilibrio economico-finanziario della ASL? Il Comitato punta il dito contro il collegio dei revisori, il servizio ispettivo regionale e la stessa Direzione aziendale, accusati di inazione e superficialità. Non meno gravi le responsabilità attribuite a chi era preposto alla gestione contabile e alla redazione dei bilanci: qual era il suo reale profilo professionale? Perché non ha lanciato l’allarme in tempo?
Figure chiave nell’occhio del ciclone Nella nota, particolare attenzione è riservata al Direttore amministrativo e al Responsabile dell’Unità Operativa Complessa “Bilancio e Risorse Finanziarie”. Su quest’ultimo, in particolare, pende una sospensione di sei mesi senza stipendio per fatti la cui gravità potrebbe preludere a un licenziamento. Una situazione che lascia dubbi sulla trasparenza dei processi selettivi interni e sull’idoneità delle figure oggi incaricate della gestione in una fase così delicata.
Conseguenze pesanti per i cittadini Il timore, espresso in modo netto dal Comitato, è che a pagare il prezzo più alto siano – come spesso accade – i cittadini: contribuenti, pazienti e operatori sanitari. Mentre i “vertici” potrebbero uscire indenni grazie a protezioni più o meno visibili, i tagli ai servizi e l’addizionale IRPEF ai massimi livelli già oggi gravano sulle famiglie abruzzesi.
Il CO.NA.RA.T.O.S. conclude annunciando l’invio di una dettagliata informativa alle Autorità competenti, chiedendo trasparenza e responsabilità: “È il momento di verificare gli atti e fare piena luce su una gestione che ha condotto la ASL aquilana sull’orlo del collasso.”