
ASL 1 Abruzzo: un incarico legale basato su supposizioni? Perplessità del Comitato Civico CONARATOS
Il 26 maggio 2025, la ASL 1 Abruzzo ha adottato la Deliberazione n. 1050, conferendo un incarico legale a un avvocato che si è dichiarato disponibile ad accettare il minimo compenso stabilito dal tariffario forense. Fin qui nulla di anomalo, se non fosse che il mandato si fonda su un presunto contenzioso non ancora avviato. In altre parole, l’ente ha deciso di assegnare un incarico difensivo senza che vi sia un procedimento giudiziario in corso né un’azione legale già formalizzata da una parte terza. Si tratta quindi di una nomina basata su una mera supposizione riguardo alle intenzioni di un soggetto esterno.
Un altro aspetto curioso emerge dalla correlata attestazione del Direttore f.f. del Servizio Bilancio e Risorse Finanziarie, secondo cui la deliberazione non comporterebbe alcuna spesa. Tuttavia, nel corpo dell’atto è chiaramente indicato che il legale incaricato ha accettato il compenso minimo stabilito dal tariffario. Per quanto “minimo” possa essere, resta comunque una somma di denaro che verrà corrisposta, rendendo discutibile l’affermazione sulla mancanza di spesa.
Oltre alle perplessità legate alla natura dell’incarico, la deliberazione si discosta dalle disposizioni giurisdizionali che prevedono una comparazione tra più professionisti prima della selezione di un legale. Solitamente, questo avviene tramite la diramazione di un avviso pubblico che permette una valutazione comparativa e, soprattutto, una motivazione del conferimento dell’incarico. Eppure, nella Deliberazione n. 1050 non vi è traccia di una procedura comparativa né di una motivazione che giustifichi la scelta del professionista incaricato.
Senza una procedura di selezione trasparente e con un incarico legale basato su supposizioni, la Deliberazione della ASL 1 Abruzzo sembra sollevare più interrogativi che certezze. Una decisione che, se non altro, meriterebbe chiarimenti più approfonditi da parte dell’ente Concludono dal comitato