
Clima di forte tensione all’interno della Asl provinciale dell’Aquila, dove il bilancio 2024 è stato clamorosamente bocciato dal Collegio dei revisori dei conti, che lo definisce “non veritiero” e con perdite gravemente sottostimate. A confermare lo stallo è un verbale firmato lo scorso 12 maggio dal presidente Luca Verini (in quota Regione Abruzzo), da Angela De Rosa (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e da Beniamino Di Ienno (Ministero della Salute). Nel documento si parla di dati patrimoniali e finanziari che non riflettono in modo corretto la reale situazione dell’azienda sanitaria Avezzano–Sulmona–L’Aquila, evidenziando uno scostamento significativo rispetto alle previsioni approvate dalla Regione. Secondo i revisori, la voce Fondo Rischi sarebbe scesa di oltre 2,5 milioni di euro rispetto all’anno precedente, mentre la perdita di esercizio sarebbe sottostimata di circa 6,8 milioni di euro, con un effetto diretto sul patrimonio netto, che risulterebbe quindi gonfiato per lo stesso importo. Inoltre, vengono contestate voci di credito legate a penali per inadempienze contrattuali ritenute “non certe e non certificate”. Il caso esplode a pochi giorni dal delicato Tavolo interministeriale della sanità, convocato a Roma per l’11 luglio. Qui la Regione dovrà presentare non solo un bilancio in regola, validato dai revisori, ma anche un piano di rientro per far fronte a un deficit stimato in oltre 200 milioni per il 2025, metà dei quali non coperti dal fondo sanitario regionale. Tra i corridoi della Asl si fa largo una possibilità finora mai contemplata: un eventuale commissariamento governativo in caso di mancato accordo. Uno scenario definito «senza precedenti» da più fonti interne. A gestire questa fase di stallo è il direttore generale facente funzione Stefano Di Rocco, che ha preso il timone dopo la scadenza del mandato di Ferdinando Romano, rimasto in carica un anno oltre il termine con una proroga non rinnovabile. Romano, che gode ancora della fiducia del presidente regionale Marco Marsilio, punta ora a riconquistare l’incarico partecipando al nuovo bando per l’autunno. A complicare ulteriormente la situazione, la Asl è priva del responsabile del bilancio, Paolo Spaziani, sospeso per sei mesi per motivi non resi noti ma legati — secondo indiscrezioni — proprio alla gestione del debito. Al suo posto è stata nominata la dirigente Alessia Parlatore, già capo del personale e considerata molto vicina a Romano. Nei prossimi giorni, l’azienda sanitaria dovrà correggere e integrare il bilancio contestato, sperando di trovare un punto di incontro con i revisori. Il tempo però stringe: senza un documento approvato in extremis, il rischio di un clamoroso commissariamento non è più un’ipotesi remota.