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GORIANO SICOLI – Formalmente non possiede il requisito della residenza decennale ma per lui la legge di riferimento sarebbe discriminante. Per l’assegnazione dei pascoli nel comune di Goriano Sicoli un 62 enne del posto, Giovanni Di Simone, ha presentato ricorso in Prefettura. “Mi trovo nella strana situazione giuridica di non poter accedere ai pascoli pubblici in aderenza ad un richiamato art.9 della legge regionale 6.4.2020 che richiede il requisito davvero privilegiato della residenza decennale nel Comune ove si svolge così attività imprenditoriale”- si legge nel ricorso- “ora, e ben oltre la rigida applicazione di questa norma se gia’ nel mio stretto caso verrei fortemente discriminato per la condizione di essere stato nell’ultimo decennio emigrato ed iscritto AIRE ,non potendo godere della residenza di mio padre nelle stesse funzionali strutture aziendali nei pressi di un fontanile  che condivido ora in conciliazione con altre persone competenti per la conduzione degli animali presenti in stalla”.  Di Simone ha fatto ricorso contro la norma visto il “vigente il divieto nella normativa comunitaria di discriminare un imprenditore in base alla nazionalità , sia nella libertà di stabilimento primaria che secondaria”.  “Anche per provenienza regionale, con le nuove facoltà europee, cittadini dell’Unione appassionati dei buoni prodotti italiani ,spesso acquistano oltreche’ abitazioni anche piccole aziende agricole di oliveti vigneti e diventare produttori di vino olio  essendo ciò nelle Puglie possibile, mentre in Abruzzo uno stesso cittadino unitario che aspiri a diventare produttore di formaggi , verrebbe discriminato per la sua diversa nazionalità e residenza e gli verrebbe negato l’accesso ai pascoli pubblici ,invece riservati al privilegio dei residenti decennali come una baronia feudale”- conclude il ricorso contro quella che viene definita una legge che “discrimina”. (a.d’.a.)

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