banner
banner

PRATOLA PELIGNA – E’ invalida ma nessuno la aiuta. Né lo Stato e né l’Inps. La drammatica storia che balza alle cronache vede protagonista una giovane donna di Pratola Peligna che da anni sta lottando con diverse patologie e con un quadro clinico che si è man mano aggravato tanto da compromettere il suo stato fisico ed emotivo. Ha perso il posto di lavoro, è stata costretta e reinventarsi una vita, ma i problemi sono man mano aumentati tanto da peggiorare le sue condizioni. La sua invalidità, riconosciuta dall’Inps, è finita letteralmente nel dimenticatoio. Ma andiamo con ordine. Giuliana ( nome di fantasia) aveva una invalidità del 67 per cento, riconosciuta dall’Inps, attraverso l’apposita commissione. Negli ultimi anni si sono accavallati una serie di problemi di salute, tra cui anche un tumore, che hanno reso la vita della donna un inferno. Ma lei non ha perso la grinta, il sorriso e “i nervi di acciaio”. Arriva il momento di passare la visita medico-legale, quella dell’Inps, che richiama gli utenti per la revisione. Come volevasi dimostrare quella percentuale del 67 per cento ormai non fa testo perché le condizioni sono peggiorate. La donna quindi può beneficiare dell’assegno per limitata capacità lavorativa, la cui erogazione però è legata alla visita presso il Centro di Salute Mentale. La sorte avversa da un lato e la burocrazia dall’altro danno il colpo di grazia. Perché la visita si scontra con l’emergenza Covid che blocca tutti i trattamenti indifferibili, anche quelli del Cim. La donna resta senza assegno. Solo in questi giorni è stata contattata per il primo appuntamento in data 9 giugno ma chissà se avrà la forza fisica per recarsi al centro. Sta aspettando infatti la data dell’intervento delicato e urgente al quale deve sottoporsi. “Non ho potuto usufruire nemmeno del bonus dei 600 euro perché percepisco un assegno che è in realtà è bloccato per non aver fatto la visita”- tuona la giovane- “sono senza un centesimo né di aiuto statale né dell’Inps per l’assegno riconosciuto. Sto aspettando la data per un intervento lungo e abbastanza pesante e non so se potrò recarmi a fare la visita e se avrò possibilità fisica di muovermi. Nessuno ti aiuta. Adesso sono stanca”- sbotta Giuliana che ha deciso di rendere pubblica la sua storia con la speranza che qualcuno o qualcosa si muova. La donna intanto vuole andare fino in fondo tant’è che ha dato mandato al suo avvocato, Catia Puglielli, di scrivere all’Inps per chiedere conto di quell’assegno che non è stato mai erogato. Per curarsi e per vivere bisogna arrivare a tanto. Incredibile ma vero.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento