
Dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi, l’Ater della provincia dell’Aquila ha ritenuto doverose alcune precisazioni ad affermazioni ‘imprecise’ e così scrive:
“L’Ater della provincia dell’Aquila, a seguito di una verifica tecnica approfondita su 296 edifici di tutto il territorio provinciale, ha rilevato importanti criticità strutturali nella palazzina di via Aldo Moro 3, confermate da due analisi indipendenti che hanno inserito l’edificio tra quelli a rischio strutturale elevato. Il primo studio ha interessato tutti i 296 al fine di valutare il livello di sicurezza strutturale e di efficienza energetica degli immobili così da poter pianificare in modo mirato gli investimenti, evitando sprechi di risorse pubbliche e tutelando l’incolumità degli inquilini. A seguito della prima analisi, Ater ha commissionato un secondo studio volto ad identificare, all’interno dei 296 immobili, quali di questi avessero le maggiori criticità ed il risultato ha portato ad individuare 10 immobili con criticità importanti e tra questi anche la palazzina di via Aldo Moro 3. Dal mese di luglio 2024, Ater ha avviato un’interlocuzione con il Comune di Sulmona (ente competente per l’assegnazione) e con i residenti dello stabile in questione per trovare una soluzione abitativa alternativa e, ad agosto 2024, Ater ha messo a disposizione alloggi alternativi formalizzando le assegnazioni con regolari provvedimenti amministrativi. Tuttavia, per tre volte consecutive gli assegnatari hanno disertato gli appuntamenti fissati per il sopralluogo rifiutando l’offerta. Tuttavia, l’Ater ha invitato l’ufficio Casa del Comune a verificare il permanere del requisito di assegnazione di alloggi popolari per taluni inquilini e a chiedere agli stessi di chiarire la propria posizione in base alla LR 96/1996 rifiutando ogni soluzione alternativa lamentando criticità riconducibili a mancata manutenzione ordinaria delle unità disponibili non spettante ad Ater a cui spetta la sola manutenzione straordinaria. Nonostante ciò, Ater si è fatta carico di alcuni interventi migliorativi per consentire un supporto concreto alla risoluzione del problema. Pertanto, difronte il prolungarsi del rifiuto da parte degli inquilini e con il concreto rischio strutturale, il commissario prefettizio di Sulmona, Ernesta d’Alessio, in data 11 aprile 2025 ha ritenuto necessario emettere un’ordinanza di sgombero dello stabile trasferendo gli inquilini in un hotel. L’Ater, per quanto di sua competenza:
1) ha messo in atto tutte le azioni per rendere non accessibile l’immobile a terzi non autorizzati e a tutela della pubblica e privata incolumità
2)ha predisposto il piano di sicurezza inviandolo al Comune in data 15/5/2025 e rimanendo in attesa della convocazione di un tavolo tecnico e il coinvolgimento del comando dei vigili del fuoco
3) il Comune di Sulmona ha convocato un tavolo tecnico per il prossimo 18 giiugno
4) il mobilio e gli arredi presenti sono custoditi all’interno dell’immobile di proprietà Ater che favorirà il trasloco solo quando gli inquilini manifesteranno la volontà (qualora non decaduti ex lege) di concludere contratti di locazione aventi ad oggetto gli immobili a disposizione
5) Ater, conformemente alle previsioni dell’ordinanza, ha effettuato interventi di piccola manutenzione sulle unità destinate agli inquilini
“Il nostro impegno costante e quello di garantire la sicurezza dei cittadini e l’utilizzo responsabile delle risorse pubbliche – ha affermato il Presidente Ater Quintino Antidormi – operando in piena collaborazione con il Comune di Sulmona con le altre autorità coinvolte. Sin dall’inizio abbiamo dato massima collaborazione per giungere alla piena risoluzione del problema nel rispetto delle norme e dei diritti di tutti”