
Un’azione che potrebbe innescare tante richieste di risarcimento danni nei confronti della Asl. Il provvedimento dal Garante è partito dalla denuncia di una paziente. Lo stesso giorno in cui si è riunita la commissione del garante presieduta dal giurista Pasquale Stanzione. Sul territorio azioni di risarcimento erano partite dagli avvocati, CATIA Puglielli e Alessandro Margiotta
La asl subì l’attacco il 3 maggio del 2023. Gli hacker appartenevano al gruppo filo russo Monti. Secondo quanto ricostruito dal Garante sul dark web furono pubblicati ben 389 gigabyte di dati riconducibili alla Asl 1. La stessa azienda dichiarò che erano state oggetto di violazione molte persone, anche minori, soggetti vulnerabili. Tutti dati provati, comprese diagnosi. La Asl ovviamente presentò una massiccia difesa a sua discolpa dicendo che aveva adottato tutti gli strumenti utili. Invece per il Garante la Asl non ha messo subito in campo misure per rilevare in modo tempestivo la violazione dei dati. Il Garante ha anche accertato che tutto è partito da una mail cosiddetta di pishing contente un link malevolo utilizzando un’utenza associata a un consulente non più operante nella Asl.