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SULMONA – Ha dovuto attendere sei mesi per una visita neurologica ma quando si è presentato l’altro giorno al nosocomio cittadino non ha trovato né il medico né il tecnico incaricato. La disavventura è capitata a un pensionato di Sulmona che denuncia l’ennesimo disservizio del sistema sanitario che fa fatica a ripartire a pieno regime dopo il lockdown. “Ho subito un’operazione delicata al cervello alcuni mesi fa e avevo prenotato un esame per effettuare tutti i controlli del caso. Così l’altro giorno mi sono recato in ospedale e ho scoperto che la prestazione sanitaria non poteva essere erogata. Non c’era né il medico né il tecnico incaricato”- racconta l’uomo non senza rimarcare che “disagi come questi pesano per gli utenti che devono spostarsi di continuo e curare le patologie più delicate”. Oltre ai disagi che si ascrivono al sistema, nell’ultimo periodo sono arrivate una raffica di segnalazioni per le liste di attesa, la maggior parte raccolte dal Tribunale della Sanitá. Dalla tac al collo che non sarebbe disponibile ai disagi per le visite reumatologiche fino alla chiusura delle prenotazioni per l’ecocolordoppler per i vasi del collo. La ripartenza insomma è stata più complicata del previsto, con ovvie ripercussioni per gli utenti, soprattutto quelli più deboli e che presentano varie problematiche di salute.

Andrea D’Aurelio

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