
SULMONA. Via libera dal consiglio comunale alle tariffe Tari che prevedono un aumento di oltre il 5 per cento nel 2025. Un “adeguamento” in verità, per usare le parole del consigliere comunale meloniano, Ernesto Zuffada, dovuto al piano economico tariffario approvato dalla giunta comunale dell’era Di Piero. Un atto dovuto che ha riportato in aula il tasto dolente della gestione del Cogesa, la società partecipata che si occupa del servizio rifiuti in Centro Abruzzo. “La decisione sulla gestione dei rifiuti è molto delicata – ha detto il sindaco, Luca Tirabassi – ci determineremo nelle prossime settimane su quale percorso seguire, ovvero se con una gara ad evidenza pubblica che sembra la più lineare e che consentirebbe di ridurre la tariffa, ma che mette a rischio la tenuta occupazionale, oppure l’affidamento in house a Cogesa che però deve tener conto delle indicazioni della Corte dei Conti”. “Bisogna essere consapevoli che la scelta, qualunque sia, in qualche modo scontenterà qualcuno – ha aggiunto – per questo voglio condividere questo percorso anche con l’opposizione, perché riguarda anche la vita di tanti nostri concittadini”. È stato proprio l’argomento Cogesa a scaldare la seduta dell’assise civica. A dare fuoco alle polveri è stata la consigliera comunale, Antonella La Gatta. “Le tariffe aumentano per la cattiva gestione del Cogesa ed il mancato funzionamento del controllo analogo” ha subito accusato, ricordando anche quanto affermato, nero su bianco, dalla Corte dei Conti. Altre due consigliere di maggioranza, Simona Fusco e Luisa Taglieri, hanno respinto le dichiarazioni di La Gatta, come mera strumentalizzazione delle vicende Cogesa, sottolineando la necessità di contrastare l’evasione della tari e una maggiore attenzione alle attività della società Cogesa. “Nessuna strumentalizzazione da parte nostra – ha subito replicato La Civita – vorremmo invece sapere cosa intenda fare l’amministrazione Tirabassi per risolvere i problemi del Cogesa. L’amministrazione Di Piero, dal canto suo, si è impegnata per il risanamento della società e aveva contato sull’amministratore unico Gerardini, che stava operando bene. Occorre chiarire, per esempio, il fatto del conferimento dei rifiuti indifferenziati dell’Aquila, a costi ridotti rispetto a quelli degli altri comuni e tante altre situazioni. La giunta Di Piero, come confermato dalla Corte dei Conti, aveva intrapreso la strada della legalità e della trasparenza”. La consigliera comunale Rosella D’Angelo ha sottolineato l’importanza di prendere in carico la problematica per tracciare la linea politica. “Non si può chiedere un atto di coraggio ad una consiliatura appena insediata quando questi atti di coraggio in passato non si sono visti”- ha concluso la D’Angelo.