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SULMONA – Nello schianto era stato abbattuto perfino un palo di illuminazione pubblica e lui, uno dei due conducenti coinvolti nel sinistro, guidava in stato di ebbrezza. Ma gli esami sono inutilizzabili. Se l’è cavata con una sentenza di non luogo procedere G.F., 48 enne residente a Sulmona, che era finito davanti al giudice predibattimentale, Francesca Pinacchio, per l’incidente avvenuto il 17 ottobre 2021 in viale Mazzini, a pochi passi dal presidio ospedaliero. A scontrarsi erano state una Fiat Panda, guidata dall’imputato e un Fiat Doblò. Due i feriti fortunatamente non gravi. A causa dell’impatto era stato abbattuto anche il palo della luce. Gli accertamenti svolti sul posto dai Carabinieri avevano stabilito che il Doblò stava svoltando in via Giuseppe De Blasis mentre la Panda procedeva in viale Mazzini da Porta Napoli. Tuttavia il conducente 48 enne era stato scoperto ubriaco alla guida con un tasso alcolemico di 1,7 g/l. Nel corso dell’udienza filtro in Tribunale è venuto fuori che l’imputato, difeso dall’avvocato, Cristian Rucci, non era stato avvisato della facoltà di farsi assistere da un difensore tramite apposito verbale prima delle analisi. Un vizio procedurale che ha scagionato il conducente dal momento che il giudice Pinacchio ha ritenuto che gli elementi probatori non erano solidi per fissare il giudizio. Per questo il 48 enne è stato prosciolto con sentenza di non luogo a procedere

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