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BUSSI SUL TIRINO – Prima sentenza favorevole agli automobilisti che hanno fatto ricorso contro il comune per la nota vicenda dell’Autovelox posizionato sulla SS 153 che collega l’Aquila alla costa. Un vero incubo per gli automobilisti, soprattutto per quelli che, per motivi di lavoro od altre attività, percorrono tale strada tutti i giorni, si sono visti arrivare multe a iosa. Il device, installato nell’estate scorso, ha prodotto oltre 45mila contravvenzioni a carico di altrettanti automobilisti.
Dunque la prima sentenza pronunciata dal giudice di pace Anna Maria Leombruni fa da apripista ai numerosi ricorsi avanzati dagli automobilisti multati. Il ricorso di un automobilista è stato accolto il 12 giugno scorso patrocinato dall’avvocato Carlotta Ludovici dell’Aquila. Ma quali sono le irregolarità dedotte e portate a sostegno dei ricorsi ?
Innanzitutto l’invisibilità oggettiva dell’autovelox, la segnaletica di preavviso non regolamentare ed anche la mancata omologazione del velox in questione, oltre ad altri motivi di ricorso quali l’attività notificatoria illegittima, alcune problematiche inerenti la taratura iniziale del dispositivo, tutti motivi che hanno creato il convincimento del giudice il quale ha già emesso il dispositivo di sentenza. Occorre ora attendere le motivazioni
Questa sentenza di accoglimento fa da apripista ad altre decisioni che seguiranno e sicuramente rappresenta una importante punto di partenza riguardo il famoso caso dell’autovelox di Bussi sul Tirino, che passerà alla storia con più di 45.000 multe notificate.
Gaetano Trigilio

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