
Qualcuno aveva sparato con un pistola a pallini ma si è trattato di una morte naturale. Sono arrivati i risultati definitivi della necroscopia relativa all’orso trovato morto a metà aprile nei pressi di Forca Caruso, nel Comune di Ortona dei Marsi, nelle vicinanze di Goriano Sicoli. La situazione è senza dubbio complessa, poiché le condizioni della carcassa non erano ottimali, e la morte è avvenuta come conseguenza di un insieme di fattori. La necroscopia ha permesso di confermare che la morte risaliva ad almeno 48 ore prima del ritrovamento, fatto questo che ha determinato una situazione complessa in termini di alterazione degli organi e dei tessuti interni, quasi tutti colliquati, limitando notevolmente le possibilità analitiche. Altro dato significativo, già venuto fuori dalla radiografia total body eseguita presso la Clinica Universitaria di Teramo è relativo al fatto che l’animale era oggetto di fucilate, con pallini piccoli (quelli per l’avifauna), ma queste ferite non sono state la causa della morte. L’Istituto Zooprofilattico ha quindi refertato la presenza di un’infezione sistemica di tipo setticemico che è una condizione in cui batteri, o altri agenti infettivi, entrano nel circolo sanguigno e si diffondono nell’organismo, provocando una risposta infiammatoria generale. Nel caso in esame, l’Istituto Zooprofilattico, nonostante le molteplici ricerche di laboratorio, non ha potuto però individuare l’agente patogeno a causa dell’avanzato stato di decomposizione della carcassa.









