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Patrizio Bianchi, neo-ministro dell’istruzione, plaude all’apertura della nuova scuola di via Pertini: seppur a distanza, per impegni istituzionali inderogabili, il ministro -rappresentato dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, Antonella Tozza-, ha espresso i suoi più “sinceri apprezzamenti per la realizzazione della scuola”. Bianchi nella nota di risposta all’invito del sindaco, Gianni Di Pangrazio, ha sottolineato quanto “lo sforzo condiviso di tutte le istituzioni, centrali e territoriali, nonché la tenace volontà di una intera comunità impegnata nella ricostruzione post sisma 2009, possano contribuire a realizzare un obiettivo primario, ovvero rendere sicure le scuole. Il tema della sicurezza nelle scuole è fondamentale, è la misura della nostra civiltà“.

Musica per le orecchie del primo cittadino impegnato sin dal primo mandato nel programma “scuole sicure” che, pezzo dopo pezzo, ha spinto la città di Avezzano al top in Italia per la sicurezza. Ultimo in ordine di tempo l’avveniristico edificio al top sul fronte energetico e sismico, inaugurato oggi, con la benedizione del vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, dove il 7 aprile suonerà la campanella per le prime nove classi (200 alunni) ora ospitate all’ex scuola professionale sul fronte opposto della strada.

“Oggi”, ha sottolineato Di Pangrazio, “diamo un segnale chiaro di fiducia e speranza nel prossimo futuro. Questa inaugurazione arriva in un momento difficile e consegna alla città una struttura innovativa e sicura, tra le più belle nel panorama nazionale. Siamo ai vertici in Italia per la sicurezza nelle scuole. Queste solide basi e gli ambienti luminosi, caldi ed accoglienti rappresentano lo spirito più autentico di Avezzano. Sono certo che la scuola piacerà ai bambini, alle famiglie, ai docenti e a tutti coloro che lavorano con amore per l’educazione e la formazione delle giovani generazioni”.

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La nuova scuola di via Pertini è un ulteriore tassello del piano di riqualificazione di tutti i plessi enfatizzato anche da Fico. “Avezzano”, ha affermato il responsabile dell’ufficio ricostruzione, “è un fiore all’occhiello per l’utilizzo dei fondi del post-sisma, con 7 scuole realizzate e 18 milioni spesi che hanno spinto la città al massimo livello di sicurezza per le scuole sicure. È un esempio e un vanto. Stiamo scrivendo un libro sulla ricostruzione: chiederò al Comune di raccontare la storia per evidenziare quando le cose funzionano”.

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Sul tasto dell’efficienza ha battuto pure la direttrice scolastica regionale. “È un onore essere qui”, ha dichiarato Tozza, “in questo territorio così virtuoso per l’utilizzo delle risorse per le scuole”. Al taglio del nastro hanno partecipato l’assessore regionale, Guido Liris, i consiglieri regionali, Simone Angelosante, Mario Quaglieri e Giorgio Fedele, il dirigente scolastico, Pier Giorgio Basile, il vice sindaco, Domenico Di Berardino, il presidente del consiglio comunale, Fabrizio Ridolfi, il presidente della commissione lavori pubblici, Gianluca Presutti, gli assessori, Emilio CipolIone, Patrizia Gallese, Loreta Ruscio e Pierluigi Di Stefano,  i consiglieri Alessandra Cerone, Iride Cosimati, Maria Antonietta Dominici, Antonio Del Boccio, Maurizio Seritti e Concetta Balsorio, i rappresentanti della Cari costruzioni, nonché i tecnici e i progettisti. Ora è partita la corsa per la sistemazione dell’area esterna destinata al verde: qui, con l’ok dell’ufficio della ricostruzione, l’Ente, in perfetta sintonia con il dirigente scolastico Bafile, realizzerà un orto didattico, un boschetto e un frutteto.

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