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Non ci sono più le mezze stagioni! Per questo Avezzano non è sonnacchiosa e distratta come qualcuno vorrebbe far credere. Anche sotto il cocente sole d’agosto, in Città si “carda la lana”. Il fuso gira, la lana si stira, il filo prende forma e, a volte, la matassa si intreccia. Non resta altro da fare che rifugiarsi in locali accoglienti e confortevoli. Prendono vita e forma i cosiddetti “Patti dei dehors” che sostituiscono i più antichi “Patti dell’ombrellone” e si può assistere anche a incontri improbabili. Che strano però! Nei decenni passati si discuteva nelle sedi dei partiti. Ci si rende subito conto che c’è voglia di accordi, lineari o trasversali che siano. In sostanza, prende vita la “Campagna” per individuare raggruppamenti più o meno omogenei. Sinistra? Destra? Centro? Centrosinistra? Centrodestra? Cittadini? Compagni? Parole che in passato individuavano gli schieramenti e davano certezze di rappresentanza. Oggi sembrano essere parole incomprensibili o, comunque, desuete. Nei dehors del Centro di Avezzano si incontrano personaggi più o meno noti, anche di altre provincie abruzzesi e di fuori regione; già si fanno nomi e cognomi di candidati Sindaco, intorno ai quali dovrebbero costituirsi aggregazioni civiche, politiche o civicopolitiche. Ma con la “Crisi del Governo nazionale”, con le “Elezioni politiche anticipate” le cose si complicano per molti e il menu si arricchisce di altre prelibatezze. I nomi? Li faremo nella prossima puntata, subito dopo Ferragosto. La redazione marsicana di Onda TV vi garantirà un’attenta analisi di ciò che si percepisce tra un caffè, un aperitivo alcolico o analcolico, una bollicina, con la speranza che il sole non faccia evaporare troppo in fretta gli entusiasmi. In questi giorni sono molto dinamici alcuni ex. Instancabili sembrano essere Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ai quali rispondono PD e M5s; ma bisogna fare attenzione ai trasversali che potrebbero essere capaci di sorprese. E poi ci sono i movimenti civici, quelli che nascono dalla protesta e dalla proposta, come il nascente “Democrazia, lavoro, libertà e partecipazione” che a ottobre presenterà il suo manifesto.

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