
Un gesto simbolico, nato dalla speranza e dall’impegno civile degli studenti sulmonesi, si è trasformato in motivo di scontro politico. È quanto denuncia il gruppo consiliare “Sulmona Città Futura” in un comunicato diffuso oggi, dopo che – secondo quanto riportato – il Comune avrebbe negato agli studenti la possibilità di esporre la bandiera palestinese accanto a quelle italiana ed europea. Secondo il gruppo consiliare, i giovani avevano chiesto di poter appendere quel lenzuolo al Palazzo Comunale, ma il vicesindaco avrebbe negato l’autorizzazione “perché non previsto dal regolamento”. “Fosse anche stato vero – si legge nella nota – molti, moltissimi Comuni in Italia hanno esposto quella bandiera. Non è stato un bel modo di onorare quei ragazzi e la loro speranza”.
Gli studenti erano scesi in piazza “dopo tanto tempo”, si legge nel comunicato, scegliendo un tema “in sintonia con una nuova opinione pubblica che sta riscattando il nostro Paese dall’ignavia di chi ci governa”. Dopo aver sfilato con striscioni e bandiere, avevano portato davanti al municipio un lenzuolo su cui avevano disegnato la bandiera palestinese e scritto messaggi di pace e solidarietà. La questione è tornata ieri al centro dell’attenzione al Cinema Pacifico. “Non vi fate strumentalizzare. Se c’è chi parla al megafono al posto vostro e non è un rappresentante democraticamente eletto. Non vi fare fregare”- ha esordito Tirabassi. Marco Alberico, tirato in ballo, ha replicato con un post. “Il sindaco è tornato pienamente operativo, ma invece di concentrarsi su questioni importanti, come l’innalzamento della bandiera palestinese, continua a fare riferimenti alla mia persona e al mio blog. Tali citazioni sarebbero avvenute sia su Facebook che durante la giornata al Cinema Pacifico. Voglio chiarire che ho partecipato al corteo come molti altri adulti e ho parlato solo mentre la delegazione studentesca era impegnata con il vicesindaco Mauro Tirabassi. È stato un gesto di democrazia, non certo una strumentalizzazione”- conclude









