banner
banner

SULMONA – Fiera dell’Assunta all’insegna della tipicità. Si va avanti su questa strada con il Comune di Sulmona che ha cambiato registro per lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche. Alla quantità ha preferito la qualità, puntando sulla valorizzazione dei prodotti del territorio, per mettere a tacere tutte le polemiche del passato. Un percorso cominciato dall’ex assessore comunale Cristian La Civita e portato a compimento dall’assessore Stefano Mariani. Con determina firmata dal Dirigente Katia Panella, pubblicata sull’Albo Pretorio del sito istituzionale del Comune di Sulmona, è stata nominata la commissione per l’affidamento dell’organizzazione, gestione e svolgimento della Fiera dell’Assunta. Ne fanno parte il Dirigente del terzo settore Katia Panella, in qualità di Presidente, il Comandante del Corpo di Polizia Locale Antonio Litigante e la dott.ssa Marianna Centofanti del terzo settore in qualità di componenti. Alla commissione spetta il compito di vagliare le domande che vanno presentate all’Ufficio protocollo del Comune di Sulmona, (terzo settore), entro le 12 del 7 luglio prossimo. Faranno punteggio i marchi e le tipologie di prodotti esposti, il numero dei banchi che saranno coinvolti e il materiale utilizzato per i gazebo, tenendo conto dei dettami della Soprintendenza che impongono l’uso di strutture in ferro battuto con coperture color naturale o piccole casette in legno scuro. Scontato, dunque, che prodotti tipici e a chilometro zero, artigianato locale e eccellenze del territorio otterranno il massimo del punteggio, pari a trenta. Anche l’anno scorso la Fiera dell’Assunta era ripartita dall’artigianato, mettendo a tacere le polemiche degli anni passati per esposizioni che nulla avevano a che vedere col territorio. In passato la Fiera dell’Assunta richiamava molti espositori che arrivavano dai più importanti mercati dell’antiquariato e dell’artigianato in Italia, che poi negli ultimi anni hanno lasciato il posto a merce straniera e prodotti più svariati che poco hanno a che fare col made in Italy. La sfida, ora, è quella di recuperare il “made in Centro Abruzzo”.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento