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SULMONA – Riaprire il bar del Centro Anziani o individuare un’altra sede per poter garantire un servizio che offre ristoro ai soci. Tornare al punto di partenza senza trasformare un luogo di aggregazione in un club privato. Con questi sentimenti è andata in scena oggi a Palazzo San Francesco la rivolta dei pensionati. Si tratta di una ventina di soci del Centro Anziani, i dissidenti, che dopo l’ordinanza di chiusura del bar si sono presentati in Comune per chiedere un incontro con il sindaco. Appuntamento che è stato calendarizzato per il prossimo 27 marzo alle ore 9,30. “ Le autorizzazioni dovevano essere fatte prima”- intervengono i soci- “perché una sede l’avevamo e il Presidente ha voluto fortemente andare lì ma noi no. Adesso viene fuori che non ci sono le autorizzazioni quindi il Centro va chiuso. Quell’edificio”- sempre secondo i soci- “non ha la scala antincendio e pure si fanno feste da ballo, ginnastica e manifestazioni teatrali con presenza di tante persone e un piccolo bar non ci può stare?”- si chiedono i manifestanti che concludono: “noi rivogliamo i nostri servizi perché questo Centro è diventato un club privato a spese del Comune”. La protesta è iniziata nel cortile del Municipio fino a quando i soci si sono recati al primo piano di Palazzo San Francesco. Una delegazione è entrata nell’ufficio del sindaco ed ha ottenuto la conferma dell’incontro già fissato per martedì prossimo. Il bar del Centro Anziani, ad onor del vero, è stato chiuso perché l’attività di somministrazione al pubblico non è compatibile con l’uso gratuito della struttura.

Andrea D’Aurelio

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