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SULMONA – Per quattro persone già note alle forze dell’ordine, tre fratelli residenti a Castelvecchio Subequo e un altro giovane di Raiano, la Procura della Repubblica di Sulmona ha chiesto il processo per l’aggressione perpetrata ai danni di due giovani, nel marzo 2016, nei pressi di un’area di servizio alle porte di Raiano. La Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, ne aveva denunciati solo due dopo aver ricostruito con dovizia di particolari e non senza difficoltà la dinamica dei fatti. Le indagini preliminari della Procura hanno quindi ampliato il raggio d’azione. Stando alla ricostruzione della Polizia la lite sfociata in una vera e propria aggressione sarebbe scoppiata per futili motivi, probabilmente per una sigaretta accesa dalle due vittime appena fuori dal locale, che avrebbe infastidito proprietari e aggressori. Tutto sarebbe cominciato con una discussione per passare poi alle mani, calci, pugni e forse anche a delle bastonate come ipotizzato dagli inquirenti. Un’attività d’indagine ricostruita con l’ascolto dei testimoni e svolta in collaborazione con la Squadra Mobile dell’Aquila. Le due vittime hanno riportato gravi conseguenze dopo il pestaggio. Dalle ferite ai traumi pesanti. Uno di loro è entrato anche in coma tant’è che fu trasferito all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Gli aggressori si erano accorti che la situazione stava degenerando, tanto da chiamare l’ambulanza che ha prestato i primi soccorsi, anche se dopo le botte uno dei picchiatori ha cercato di rianimare il giovane ferito in modo più grave. Secondo la Polizia sarebbero stati in due ad aggredire le vittime ma poi sul posto sarebbero intervenute altre due persone, alla fine implicate nell’inchiesta. I quattro indagati, per i quali è stato chiesto il processo, dovranno rispondere dell’accusa di lesioni aggravate.

Andrea D’Aurelio

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