
SULMONA. La procura generale della Corte d’Appello ha chiamato in causa la Corte Suprema di Cassazione, impugnando la sentenza del 30 gennaio scorso che ha riconosciuto il “fatto di particolare tenuità” per N.D’.A., il 74enne che aveva effettuato il “blitz” nello studio legale dell’avvocato sulmonese, Vincenzo Colaiacovo. L’imputato, nel marzo del 2021, era entrato nello studio dall professionista, agendo sulla porta d’ingresso “con una violenza tale da dischiuderla” e se ne andava “solo dopo aver appreso dell’arrivo dei militari”, cioè dei carabinieri che l’avvocato aveva chiamato. D’Addario era stato condannato dal Tribunale di Sulmona alla pena di otto mesi di reclusione. Poi in Appello era stato assolto non per insussistenza del fatto ma per la particolare tenuità dello stesso. Ultimo atto in Cassazione.