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SULMONA – Misura cautelare convalidata e divieto di avvicinamento dalla persona offesa confermato. E’ questo l’esito dell’udienza di convalida celebrata questa mattina in Tribunale, dal giudice Marta Sarnelli, a proposito della lite furibonda tra una coppia di romeni in via Cappuccini la sera del 22 aprile. L’indagato, un 50 enne di origine romena, si è presentato in Tribunale dopo le dimissioni dal nosocomio, disposte questa mattina. Davanti al giudice delle indagini preliminari non ha avuto nulla da dire, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato, Mariella Iommi, aveva chiesto di valutare la particolarità ed entità delle lesioni riportate dalla coppia, venti giorni lei e dieci giorni lui. Inizialmente aveva rifiutato il ricovero ospedaliero poi ieri si è recato in ospedale visto le sue condizioni. Questa mattina ha preso parte all’udienza dopo essere stato dimesso dal nosocomio. All’uomo la Procura ha contestato anche il reato di maltrattamenti perché, la persona offesa sua connazionale, avrebbe denunciato anche una vicenda pregressa per la quale non chiese aiuto alle forze dell’ordine. Da qui la convalida dell’allontanamento dalla casa familiare e l’applicazione del divieto di avvicinamento alla sua convivente, ovvero a meno di duecento metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa. La segnalazione al centralino del 113 era scattata nella serata del 22 aprile dopo botte, urla e minacce. La Squadra Volante del Commissariato, diretto dal Vice Questore aggiunto Antonio Scialdone, era intervenuta sul posto per i rilievi del caso e ha allontanato l’uomo su disposizione della Procura, mettendo in contatto la vittima con il Centro Antiviolenza. Per il giudice il quadro probatorio resta solido mentre per l’avvocato dell’indagato ci sarebbero diverse contraddizioni, da chiarire in sede di indagini preliminari.

Andrea D’Aurelio

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