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SULMONA – Rissa aggravata, danneggiamento aggravato in concorso e porto abusivo di arma. Dovranno rispondere di questi reati, a vario titolo, sei persone tutte dai 18 ai 28 anni, per la rissa davanti all’Annunziata e la notte violenta del 17 giugno 2018. I sei ( E.B, D.B.,C.P., G.M, K.X.,K.R.) sono comparsi ieri davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Ferruccio, nel corso della prima udienza. Per tutti la Procura ha chiesto il processo. Dai rispettivi legali sono arrivate tre richieste di rito abbreviato, una di patteggiamento, per un 20 enne domiciliato in città, e il resto di messa alla prova. Si entrerà nel merito nella prossima udienza. Dalle testimonianze delle persone presenti sul posto, fra le quali anche un carabiniere libero dal servizio, Polizia e Procura riuscirono a ricostruire parzialmente quanto avvenuto, e cioè che due gruppi di giovani, uno di origine sulmonese e l’altro laziale, si erano fronteggiati con calci e pugni, spostandosi dall’interno all’esterno di un locale nei pressi dell’Annunziata, dove è andata in scena una vera e propria rissa. Tutto sarebbe nato dal fatto che uno dei giovani di origine laziale aveva importunato una ragazza del posto che era in compagnia di amici. E’ scoppiato quindi un violento litigio a seguito del quale è intervenuto il personale addetto alla sicurezza del locale. E poi calci e pugni. Poco dopo è stata trovata un’autovettura pesantemente danneggiata ed in prossimità un giovane con diverse escoriazioni al volto, che alla vista delle forze dell’ordine si è dato alla fuga perdendo però sul posto la propria carta di identità. A poca distanza è stato rintracciato il proprietario dell’autovettura, un giovane sulmonese che si trovava poco prima nei pressi del locale, il quale ha riferito di essere stato circondato, mentre era a bordo dell’automobile, da tre aggressori muniti di bastoni, per cui aveva abbandonato la macchina fuggendo a piedi. La successiva attività di indagine condotta dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, suffragata dalle testimonianze raccolte e dalla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, ha permesso di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi ed identificare tutti i soggetti coinvolti. I tre giovani di origine laziale ricomparivano nelle immagini della videosorveglianza in prossimità di piazza Garibaldi, armati di bastoni, mentre, circondavano l’autovettura in uso a uno dei ragazzi sulmonesi con i quali si erano fronteggiati. Tre persone dovranno quindi rispondere di rissa aggravata e altre tre anche di danneggiamento aggravato in concorso e porto abusivo d’arma. Ma i legali sono pronti a dare battaglia per smontare il quadro accusatorio.

Andrea D’Aurelio

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