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SULMONA – Cinque persone coinvolte di cui quatto di etnia rom che si sono date alla fuga ed una che è stata presa in carico dall’ambulanza del 118. È questo il bilancio del sabato sera targato Sulmona che torna ad essere all’insegna della violenza. La maxi lite si è verificata poco prima delle due nel perimetro del complesso monumentale dell’Annunziata e si sarebbe sviluppata, stando almeno alle primissime informazioni raccolte, in tre distinte fasi. La prima è avvenuta nel vicolo di via Pantaleo ed è stata caratterizzata da scazzottate. Poi sarebbe volata anche una sedia e si arriva così al locale adiacente via Pantaleo dove la lite è proseguita per terminare sulla scalinata dell’Annunziata. Lì sarebbero volate anche bottiglie di vetro. Fra volti insanguinati, clima concitato e gente spaventata, la situazione torna man mano alla normalità. Sul posto si è reso necessario l’intervento della Polizia che ha effettuato i rilievi di rito e ha ascoltato alcune persone che hanno assistito alla scena da far west. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare sicuramente dalle telecamere installate all’interno dei locali. La volante del 113 è stata accolta da fischi e applausi provocatori ma poi gli stessi avventori hanno dichiarato ai poliziotti di non aver visto nulla. La solita omertà targata Sulmona. L’ambulanza del 118 ha soccorso poi uno dei giovani rimasto ferito nella lite, che sarebbe nata per futili motivi, mentre gli altri quattro non si sono fatti trovare dai poliziotti. Per chi era seduto sulla scalinata dell’Annunziata o nei bar della zona è stata una serata tutt’altro che tranquilla. Ci mancava poco che qualcuno, estraneo alla vicenda, poteva rimanere coinvolto per il semplice fatto che si trovava da quelle parti al momento del fatto. Finita la lite, sfociata in una vera e propria aggressione, i sentimenti sono quelli di rabbia e indignazione. Perché la tranquillità del sabato sera non può essere interrotta da diverbi probabilmente personali che non dovrebbero ripercuotersi sul buon vivere comune. Andrea D’Aurelio

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