“Sulmona e i comuni limitrofi vengano esentati dalla presenza di mafiosi, camorristi e ‘ndranghetisti mai pentiti né dissociati che potranno, ove consentito, scontare misure alternative alla detenzione e comunque premiali, in altre città”. E’ quanto chiede in una nota la consigliera comunale di minoranza ed ex assessore provinciale, Teresa Nannarone, al sindaco, Gianfranco Di Piero, per la presenza di Leonardo Ciaccio, braccio destro del boss Matteo Messina Denaro, che dallo scorso maggio presta servizio come volontario nella biblioteca del polo museale diocesano.Nannarone ha chiesto al sindaco di attivarsi con gli enti istituzionali per sospendere o risolvere le convenzioni per misure alternative alla detenzione, in riferimento ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso. “La presenza sul territorio del carcere di Via Lamaccio con la più alta percentuale d’Italia di detenuti in circuiti di alta sicurezza è già un contributo ed un tributo alla giustizia, può bastare: limitare i rischi per la nostra collettività in ginocchio per una crisi occupazionale che si aggrava ogni giorno è a mio avviso doveroso”- sostiene Nannarone. Ciaccio aveva ottenuto la semilibertà per buona condotta dal Tribunale di sorveglianza dell’Aquila. Provvedimento impugnato dalla procura generale di Corte di Cassazione