
SULMONA. Quattro anni di reclusione e pagamento delle spese processuali. E’ la pena definitiva che la Corte di Cassazione ha confermato a carico di C.M., per la rapina compiuta in Via Avezzano assieme a B.S. I fatti risalgono al 20 agosto 2013 quando i due, dopo aver fatto baldoria e aver invitato la loro vittima a spostarsi in un night club, avevano deciso di seguirla e di impossessarsi dei gioielli che indossava, tra cui una collana in oro dal valore di migliaia di euro.
Così avevano atteso che la vittima, persona nota alle forze dell’ordine, rientrasse a casa, una palazzina popolare nella vicina via Avezzano. Entrato nell’androne, quindi, l’uomo era stato aggredito e brutalmente picchiato dai due che con violenza gli avevano strappato la collana dal collo e tentato di rubargli anche alcuni bracciali che indossava.
Le indagini affidate alla squadra anticrimine della polizia, effettuate dal sostituto commissario, Daniele L’Erario, avevano portato un mese dopo all’arresto dei due. Per C.M., però, la Cassazione aveva cancellato le sentenze riconoscendo una violazione procedurale nei confronti delle garanzie dell’imputato e per questo aveva rimesso gli atti al tribunale di Sulmona. Il processo era ripartito nel 2023 con la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione, ridotta a 4 anni in Appello e confermata in Cassazione. E’ di oggi la notizia che l’avvocato difensore ha presentato ricorso contro l’esecuzione della pena. I giudici capitolini si esprimeranno nei prossimi giorni