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SULMONA. Un uomo con volto coperto che alle tre e trenta versa un liquido sul parabrezza del furgone. Nel giro di pochi minuti il mezzo viene avvolto dalle fiamme. E’ questa la scena ripresa dalle telecamere di sorveglianza di via Sardi dove, nella notte tra mercoledì e giovedì, si è consumato l’ennesimo rogo. Il furgone di una ditta che si occupa di informatica, parcheggiato da ore in strada, è stato avvolto dalle fiamme ed è andato completamente distrutto. La “prova regina” della natura dolosa dell’incendio è arrivata quindi dalle telecamere anche se la polizia, che sta indagando sul caso, non aveva dubbi. L’indagine parte da qui: un uomo da indentificare e un movente da trovare che, secondo gli inquirenti, va ricercato probabilmente nella sfera professionale dell’ente. Non è un caso d’altronde, secondo le forze dell’ordine, che il mezzo preso di mira è quello che la ditta usa per svolgere le sue ordinarie attività. Il titolare, 52enne di Sulmona, non avrebbe fornito particolari elementi agli inquirenti che comunque stanno verificando se, nell’ultimo periodo, ci sono stati episodi particolari, tali da scatenare la reazione di qualche cliente o commerciante. In realtà la polizia dovrà venire a capo della “mente” che ha architettato l’atto incendiario e del “braccio” che materialmente ha dato esecuzione all’azione dolosa. Braccio che, non si esclude, possa essere collegato ad altri incendi avvenuti recentemente sul territorio. Intanto il Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, ha raccolto la richiesta del sindaco, Gianfranco Di Piero. “Sarà attivata una cabina di regia per monitorare il fenomeno e non sono esclude novità già dalla prossima settimana”- spiega il primo cittadino. Probabile quindi la riunione del comitato dell’ordine e sicurezza pubblica sul tema incendi.

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