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PRATOLA PELIGNA – Era finito agli arresti domiciliari per aver sparato con la pistola contro i portoni delle abitazioni ora è accusato anche di incendio doloso. La procura della repubblica di Sulmona ha chiuso le indagini preliminari, notificando l’avviso ad A.F., 20enne siciliano residente a Pratola Peligna, che si trova agli arresti domiciliari per il filone principale dell’inchiesta. Secondo l’imputazione il 20enne, lo scorso 15 ottobre, aveva incendiato l’auto di proprietà della madre di un suo rivale. La famiglia in questione era stata già presa di mira a maggio 2023 quando il 20enne, sempre secondo gli investigatori, aveva esploso colpi di pistola contro l’abitazione di Raiano. Ad incastrarlo il gps e la scatola nera dell’autovettura che aveva utilizzato per spostarsi fino a Raiano. Il giovane, che per tale episodio ora rischia il processo, era finito ai domiciliari lo scorso ottobre per aver usato la pistola calibro 765 contro due case a Pratola e a Raiano. Atto intimidatorio scaturito da rivalità con alcuni suoi coetanei, o comunque dettato da futili motivi. La svolta nelle indagini era arrivata a luglio quando i carabinieri avevano fermato il padre del ragazzo con una pistola nell’auto. Da questo arresto si era chiuso il cerchio delle indagini che hanno portato ad aprire un nuovo filone d’inchiesta legato anche agli incendi dolosi delle auto.

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