banner
banner

E’ battaglia sul ricorso contro l’annullamento dell’aggiudicazione del bando di gara per la bonifica delle discariche 2a e 2b di Bussi sul Tirino (Pescara), che secondo il Tar Lazio doveva essere presentato a Pescara, competente dal punto di vista territoriale. L’Avvocatura regionale, però, contrattacca e smentisce.

In riferimento alla notizia sull’errore dell’Avvocatura della Regione presentato al Tar sbagliato, la stessa avvocatura  risponde con una nota:

“Non si è trattato di un “clamoroso errore” in cui è incorsa l’Avvocatura della Regione Abruzzo. Non più tardi di tre anni fa la stessa Sezione del Tar Lazio si è pronunciata implicitamente sulla propria competenza -riconoscendola- allorchè ha deciso il ricorso promosso da altra Società avente ad oggetto la stessa procedura e le stesse parti resistenti. In forza del giudicato implicito formatosi sulla propria competenza, l’eccezione di incompetenza avrebbe dovuto pertanto essere dichiarata inammissibile dal Tar Lazio, posto che anche nel precedente contenzioso deciso dalla stessa Sezione del Tar Lazio, il progetto di bonifica oggetto dell’appalto, si riferiva all’area territoriale  circoscritta al Comune di Bussi sul Tirino. Non corrisponde al vero – prosegue la nota – che la “gaffe rischia di allungare i tempi di una vicenda, la bonifica, che già si trascina da anni”. La vicenda della mancata bonifica, che si trascina oramai da cinque anni, non è certo suscettibile di essere aggravata dalla riassunzione di un ricorso presso un giudice che, medio tempore, non terrà udienze cautelari. Del resto, proprio in vista della sollecita definizione della fase cautelare, la Regione non proporrà appello cautelare avverso la decisione del Tar Lazio, provvederà tempestivamente a riassumere il giudizio dinanzi al Tar Pescara e sarà presente all’udienza cautelare fissata per la discussione del ricorso in esame il prossimo 11 settembre affianco al Comune di Bussi e all’impresa aggiudicataria al fine di far acclarare l’illegittimità del provvedimento ministeriale adottato”.

Sul caso è intervenuta anche Sara Marcozzi, del M5s: “La realtà va oltre l’immaginazione e le figuracce collezionate dal Governo regionale a guida Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia raggiungono livelli di ilarità insperati. Così, in preda alla propaganda oltranzista dettata dal Governo Marsilio la regione sbaglia persino la competenza del ricorso contro il Ministero. Il consiglio che ci sentiamo di dare al presidente romano è di concentrarsi di più sull’Abruzzo, e tentare di governare meglio la nostra regione – attualmente allo sbando – smettendo di ingolfare i tribunali di ricorsi infondati, pretestuosi e finalizzati esclusivamente alla propaganda di partito”.

 

Lascia un commento