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BUSSI SUL TIRINO – “E’ un giorno importante per Bussi perché dopo 64 anni si realizza una promessa”. Con queste parole il sindaco di Bussi sul Tirino Salvatore La Gatta ha inaugurato la statua dedicata all’eroica maestra Lola Di Stefano nel piazzale della scuola “Giovanni Pascoli” fra ali di folla e commozione. Tutto il paese si è riversato nell’edificio scolastico per rivivere la storia di una maestra che per la scuola e i suoi allievi ha sacrificato la sua vita. Erano le 9.30 del 19 gennaio 1954 e Lola Di Stefano era in classe con i suoi alunni quando una sirena segnalò un incidente nei vicinissimi stabilimenti chimici di Bussi Officine. Con una fermezza di spirito, due alla volta, la donna prese per mano tutti i piccoli allievi e li portò fuori. Una nube di cloro, fuoriuscito da una cisterna della Montecatini, avvolse in poco tempo l’intera zona. La maestra con dei fazzoletti tappò la bocca ai bimbi portandoli in salvo, senza però pensare a se stessa. Ricoverata all’ospedale di Sulmona, morì dieci giorni dopo per le inalazioni del gas letale che le avevano compromesso i polmoni. “Siamo onorate e fiere che la comunità di Bussi si è compattata intorno al figura di zia”- hanno detto Amedea e Lola Di Stefano, nipoti dell’eroica maestra, insignita a medaglia d’oro al valor civile. Alla cerimonia hanno preso parte anche il Sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli, il Presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco, il Dirigente Scolastico Patrizia Corazzini assieme alla schiera degli alunni che hanno omaggiato e ricordato la storia della maestra per eccellenza.

Andrea D’Aurelio

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